Chi possiede un blog o un sito online che faccia ausilio di WordPress per funzionare sa benissimo che ci sono una serie di accorgimenti che devono essere utilizzati, per migliorare la qualità del proprio prodotto e per permettere, allo stesso tempo, a quel prodotto di avere una certa importanza in una logica di mercato. Tutto ciò che è mosso dalla SEO o che con esso viaggia, come si evidenzia in e-conomy.it – ha bisogno di una cura stilistica, formale ed essenziale per essere realizzato nel migliore dei modi, in assenza di qualsiasi tipo di errore e nella massima precisione possibile. Ciò si traduce, quindi, in una serie di funzioni presenti direttamente sul proprio sito e di cui, probabilmente, non tutti hanno sentito parlare.
Qual è la differenza tra tag e categorie
Una di queste caratteristiche, che spesso passa inosservata e che, in un mercato piuttosto smart che tende a privilegiare le forme semplici e poco elaborate, è sicuramente quella del tag e delle categorie. Si tratta di due elementi molto importanti sul proprio sito web, che servono a definire sia l’orientamento stesso del sito, sia la sua visibilità in termini di letture, impatto sui motori di ricerca e affidabilità per un determinato pubblico.
Nello specifico, le categorie sono quei contenitori specifici di argomenti, che creano l’ossatura base di un determinato sito: sono categorie la sezione home, contatti, chi siamo, news o tante altre che popolano la maggior parte dei siti web. Ma sono categorie anche cronaca, gossip, attualità, che potrebbero rientrare tutte come sottocategorie della principale news, se il gestore di un sito intende collegarle in questo modo al fine di creare una certa gerarchia. In questo modo, qualsiasi lettore sarà meglio orientato nella lettura di un prodotto e il sito godrà di un certo tipo di ordine.
Quanto ai tag, invece, essi vengono scelti direttamente dagli utenti del sito, al termine di un determinato articolo: vengono digitati in base alle parole chiave su cui fare riferimento per il proprio articolo e si evidenziano sia tra tag già esistenti nel sito stesso, sia tra tag di nuova creazione. Se per le categorie il discorso è molto più semplice, non tutti comprendono la grande efficienza dei tag, e tendono ad utilizzarli in modo molto confuso.
Come si utilizzano tag e categorie su un sito?
Sia per le categorie che per i tag una nozione di base deve essere assolutamente chiara per i gestori di un sito: nulla va scelto casualmente, né se dettato da un semplice articolo o da pochi prodotti. Il discorso deve essere differente: va prima curata l’impostazione di target e di gerarchia che si vuole dare al sito, poi si scelgono i contenuti che rispondono a quel target e a quella gerarchia di cui sopra.
Spesso si tende a realizzare tag associabili ad un solo articolo, dettati dalla voglia di sponsorizzare quanto più possibile un prodotto, e poi gettati nel calderone del proprio sito web. Si tratta di un errore piuttosto comune, così come quello che porta a realizzare più tag per una sola query, intercettando pagine diverse che, però, riguardano esattamente lo stesso argomento. Insomma, in entrambi i casi il motivo dell’inserimento dei tag non deve essere cercare di accumulare visite e denaro, ma curare nel migliore dei modi il proprio prodotto il che, alla lunga, sarà premiato.